Kedrion Biopharma consolida la presenza sul mercato russo

Nikolay Semenov, Amministratore Delegato di Nacimbio (National Immunobiological Company, gruppo Rostech) e Maria Lina Marcucci, membro del Consiglio di Amministrazione di Kedrion Biopharma e Chairman di Sestant Internazionale Spa, che di Kedrion detiene la maggioranza delle azioni, hanno sottoscritto oggi un accordo di joint venture che vedrà l’azienda di Castelvecchio Pascoli impegnata nel progetto per il rilancio dell’impianto russo di Kirov per la produzione di farmaci derivati dal plasma.

L’accordo tra le due aziende prevede che l’impianto divenga operativo nel 2019, quando è previsto il completamento dei lavori di ristrutturazione dello stabilimento, dell’installazione dei nuovi apparati per la produzione e di tutte le attività comprese nel trasferimento di esperienza, competenze e tecnologie da Kedrion a Nacimbio.

"Attualmente, nel campo degli emoderivati la Russia dipende per oltre il 90% dall’estero. Nel 2019, invece, a completamento avvenuto, l’impianto di Kirov sarà in grado di processare 600 tonnellate di plasma all’anno”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Nacimbio, Nikolay Semenov. Con Kirov a pieno regime, il sistema sanitario della Federazione Russa sarà in grado di soddisfare completamente la domanda interna di Albumina, Immunoglobuline e Fattore IX e di coprire fino al 15 per cento della domanda di Fattore VIII. “Per la prima volta nel nostro Paese potremo gestire l’intero ciclo di produzione dei plasmaderivati, in linea con i più alti standard del settore. Lo stabilimento produttivo di Kirov è di importanza strategica per il programma sanitario russo, che attualmente dipende moltissimo dalle importazioni di sangue e suoi derivati per la cura dell’emofilia e dei pazienti oncologici  e anche per la chirurgia. Su Kirov investiremo circa 4 miliardi di Rubli.”

“L’accordo sottoscritto oggi prelude ad una partnership di grande rilievo per Kedrion Biopharma” – ha dichiarato il Chairman e CEO, Paolo Marcucci – “e aggiunge un ulteriore tassello ai nostri programmi di crescita internazionale. Per un’azienda che, anno dopo anno, ha incrementato la sua presenza sul mercato globale giungendo nel 2015 a realizzare oltre i due terzi del fatturato all’estero, il mercato della Federazione Russa rappresenta una straordinaria opportunità: il programma di autosufficienza nazionale nei farmaci salvavita recentemente avviato, che vede il nostro futuro partner Nacimbio tra i protagonisti, contribuirà infatti a incrementare i consumi di farmaci plasmaderivati e, quindi, a estendere l’accesso alle cure per i pazienti”.



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