Kedrion ha presentato il nuovo impianto produttivo di Castelvecchio Pascoli

Il nuovo stabilimento Kedrion di Castelvecchio Pascoli (Lucca) è stato presentato oggi dall’azienda al Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, alle autorità regionali e locali e alla stampa, in occasione del completamento dei lavori di installazione degli impianti tecnologici. Si tratta di una tappa importante che, dopo la conclusione delle opere civili nell’ottobre scorso, è stata raggiunta ad appena un anno dalla posa della prima pietra, anche grazie al concorso attivo delle istituzioni coinvolte.
 
“La scelta dell’azienda di puntare su Castelvecchio Pascoli e di investire sul territorio – ha dichiarato Paolo Marcucci, Presidente e Amministratore Delegato di Kedrion – rafforza ulteriormente la centralità dell’Italia nel modello di business di Kedrion e costituisce un importante riconoscimento delle radici italiane da cui tutto è iniziato”.
 
“Per la Garfagnana, per la Toscana e per l’Italia intera – ha detto il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi – si registra oggi un successo italiano, toscano, garfagnino. Un plauso va a questa azienda che ha saputo investire con coraggio, dimostrando attaccamento al territorio ed etica del lavoro. Oggi abbiamo segnato una tappa importantissima per questa valle e per l’intera Toscana, una tappa che mi riempie d’orgoglio e dà il senso di poter ben sperare per il futuro”.
 
L’investimento complessivo dell’azienda sul nuovo stabilimento di Castelvecchio Pascoli è di oltre 67 milioni di euro. Sono previste dalle 70 alle 90 nuove assunzioni entro il 2017, data in cui l’impianto diventerà operativo. Per la gestione del progetto sono già state assunte 20 persone per il biennio 2014-2015, mentre il cantiere, avviato nel gennaio 2014, ha impiegato giornalmente un numero medio di maestranze che oscillava tra le 45 e le 50 unità operative oltre all’indotto.
 
Il nuovo stabilimento Kedrion di Castelvecchio Pascoli, che occupa una superficie di quasi 5000 metri quadrati, è destinato alla purificazione di 2 milioni di litri equivalenti di plasma raccolto negli Stati Uniti per la produzione di immunoglobuline di nuova generazione al 10% (NGIG). L’impianto si inserisce perfettamente nel modello industriale di Kedrion, rafforzando un sistema integrato e armonizzato di attività dislocate su diversi Paesi con l’Italia al centro. Il flusso produttivo delle nuove immunoglobuline prevede, infatti, che gli impianti Kedrion di Melville, nello Stato di New York, e Gödöllő, in Ungheria, forniranno gli intermedi lavorati da purificare a Castelvecchio Pascoli, mentre il prodotto finito verrà realizzato nello stabilimento di Bolognana (Lucca).
 
Il farmaco, allineato ai più alti standard internazionali, sarà destinato al mercato italiano, sia nell’ambito del Sistema nazionale di autosufficienza che in ambito commerciale, e ai mercati europeo e americano. L’avvio delle attività di commercializzazione del nuovo prodotto è previsto per fine 2016 – inizio 2017.
 
“Come recentemente evidenziato da uno studio di Farmindustria – ha poi spiegato Paolo Marcucci – l’industria farmaceutica nazionale, pur registrando ad oggi risultati più che soddisfacenti, soffre per i diversi elementi di debolezza del nostro Paese: inefficienza burocratica, elevata pressione fiscale e instabilità del quadro normativo e regolatorio rischiano, infatti, di erodere parte del vantaggio competitivo acquisito dal Paese negli ultimi anni. Confidiamo che su temi cruciali per aziende come la nostra quali, ad esempio, le regole relative all’importazione di plasma e intermedi, le procedure di autorizzazione alla produzione o quelle relative al rinnovo degli impianti, le autorità nazionali diano ascolto alle nostre richieste. Qui – ha proseguito Paolo Marcucci – abbiamo almeno fino ad oggi scritto una pagina diversa e di segno opposto. La pronta risposta delle autorità regionali e locali alle esigenze dell’azienda e lo spirito di collaborazione costruttiva con cui hanno supportato il nostro progetto ci hanno permesso di realizzare nel pieno rispetto dei tempi questo impianto, che assume un alto valore simbolico e rappresentativo della politica che l’azienda intende perseguire e che possiamo riassumere in uno slogan: dall’Italia per competere nel mondo.”



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