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SIMTI 2025: Kedrion promuove il confronto sull’anemia siderocarenziale

Kedrion ha preso parte alla VIII Conferenza Nazionale dei Servizi Trasfusionali della Società Italiana di Medicina Trasfusionale ed Ematologia (SIMTI), tenutasi a Roma dal 19 al 21 marzo 2025. L’appuntamento rappresenta un momento chiave per il panorama trasfusionale italiano, offrendo un’opportunità di aggiornamento, confronto e condivisione tra i principali attori del settore.

Nell’ambito dell’evento, Kedrion ha organizzato, promosso e supportato il workshop scientifico “A TU PER TU: Esperti a confronto sulla terapia infusionale marziale”, con l’obiettivo di approfondire le evidenze più recenti sulla gestione dell’anemia siderocarenziale e sul monitoraggio dell’ipofosfatemia.

Il workshop, moderato dalla Dott.ssa Vanessa Agostini (Direttore U.O. Medicina Trasfusionale, Policlinico San Martino – Genova), ha visto la partecipazione di esperti del settore come Cinzia Moretti (Direttore UOC Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Ravenna AUSL ROMAGNA), Giovanni Inghilleri (Direttore SIMT ASST Fatebenefratelli Sacco – Milano) e Maria Letizia Ottaviani (Servizio Immunotrasfusionale USL Umbria 2).

Durante l’incontro si è discusso dell’anemia sideropenica in diversi contesti clinici, dell’importanza del monitoraggio degli effetti avversi come l’ipofosfatemia, e sono stati presentati modelli organizzativi innovativi volti a migliorare l’integrazione ospedale-territorio per una presa in carico più efficace del paziente.

Nel suo intervento conclusivo, la Dott.ssa Agostini ha sottolineato l’importanza del dialogo interdisciplinare:

“Il confronto tra professionisti è fondamentale per migliorare le nostre pratiche cliniche. È un confronto di esperienze cliniche, di visioni e di interpretazioni dei dati e della letteratura. Questo scambio non dovrebbe avvenire solo all’interno della stessa disciplina, ma coinvolgere sempre di più altre specialità mediche. Oggi è essenziale collaborare non solo con internisti e chirurghi per la diagnosi e trattamento dell’anemia siderocarenziale, ma anche per la gestione della terapia. Ad esempio, sarebbe interessante un approfondimento con i colleghi endocrinologi per affrontare in modo integrato problematiche quali l’ipofosfatemia. L’obiettivo è favorire un confronto sempre più attivo e costruttivo per una condizione, quella dell’anemia siderocarenziale, che ha una rilevanza trasversale.”

Guarda la video-intervista completa alla Dott.ssa Agostini:



Per più informazioni scrivere a: [email protected]

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