Kedrion SpA ha acquisito ieri da Teva Pharmaceutical Industries Ltd (importante società farmaceutica a livello mondiale) il 100% delle azioni della società Human Bioplazma Manufacturing and Trading Ltd, società di diritto ungherese con sede a Gödöllo (Budapest).
Kedrion si arricchisce così della forza lavoro di 127 persone, di un impianto di frazionamento e produzione della capacità produttiva di circa 300.000 litri, di una stazione di plasmaferesi che raccoglie annualmente da donatori locali circa 20.000 litri di plasma, e delle autorizzazioni alla produzione e commercializzazione dei principali farmaci plasmaderivati (Albumina, Fattore VIII, Fattore IX, Immunoglobulina standard e Immunoglobulina antitetano).
Naturalmente Human Bioplazma conferma i rapporti di collaborazione precedentemente intrattenuti da Teva con il Sistema Sanitario Ungherese e le altre istituzioni sanitarie.
“Mentre da una parte Kedrion consolida il suo impegno verso l’Italia, dall’altra parte questa iniziativa – spiega Paolo Marcucci, Presidente e Amministratore Delegato Kedrion – rappresenta un tassello importante della nostra strategia di crescita basata sull’ingresso in nuovi mercati, in primo luogo in Europa, e sull’aumento della capacità produttiva. Si tratta, in particolare, sia di integrare le nostre attività, dall’approvvigionamento della materia prima, alla produzione e distribuzione dei farmaci, sia di rafforzare il nostro posizionamento commerciale, produttivo e registrativo, valorizzando allo stesso tempo le realtà locali”.
Presente in oltre 40 Paesi e posizionata al 6° posto nel mondo nel proprio settore per volume di plasma frazionato, Kedrion conta 650 dipendenti nei due stabilimenti in Italia e un fatturato consolidato di 155 milioni di euro nel 2006. L’azienda, inoltre, sta registrando nei Paesi europei, tra cui l’Ungheria, i propri prodotti tra i quali il Venbig e l’Uman Big (immunoglobulina anti-epatite B rispettivamente per somministrazione endovenosa e intramuscolare) attraverso la procedura europea di mutuo riconoscimento per l’immissione in commercio.
“Durante la trattativa con Teva – conclude Paolo Marcucci – abbiamo avuto modo di conoscere e apprezzare le capacità e qualità professionali delle persone della struttura ungherese e siamo certi che l’integrazione di specifiche competenze e tecnologie sarà particolarmente utile per il raggiungimento degli obiettivi strategici del Gruppo Kedrion, a partire dalla piena utilizzazione della capacità produttiva dello stabilimento di Gödöllo e del conseguente aumento di disponibilità di farmaci plasmaderivati per il mercato locale e internazionale”.