Un confronto aperto tra scienza, istituzioni e pazienti per costruire insieme il futuro del biofarmaceutico. È questo lo spirito che ha animato “Science meets Humanity. Il futuro del biofarmaceutico tra plasma e nuove terapie”, l’evento promosso da Kedrion Biopharma e tenutosi oggi a Milano presso il Talent Garden, con il patrocinio gratuito della Società Italiana di Farmacologia (SIF).
L’iniziativa ha rappresentato un momento di dialogo concreto tra attori chiave del settore: istituzioni, mondo accademico, comunità scientifica e associazioni di pazienti si sono confrontati su temi cruciali come l’accesso tempestivo alle terapie, il ruolo dei plasmaderivati, l’impatto delle nuove tecnologie e le sfide della ricerca nelle malattie rare e ultra-rare.
Dopo i saluti istituzionali di Emanuele Monti, Presidente IX Commissione permanente del Consiglio Regionale della Lombardia, e Lisa Noja, Consigliere della Regione Lombardia, ha aperto i lavori Ugo Di Francesco, CEO di Kedrion Biopharma, sottolineando il ruolo strategico del settore biofarmaceutico in un contesto globale complesso e in continua evoluzione, e a fronte del crescente impiego di sostanze di origine umana, tra cui il plasma.
Due tavole rotonde hanno guidato il confronto:
– La prima “Biofarmaci e plasmaderivati: la strada per un accesso equo all’innovazione” ha coinvolto Francesco Carugi (Gruppo Emoderivati Farmindustria), Rosa Chianese (SRC – AREU, Regione Lombardia), Francesca Lecci (SDA Bocconi), Marcella Marletta, (F.A.V.O.), e Ilaria Ciancaleoni Bartoli (OMAR)
– La seconda “Malattie rare e ultra-rare: quale partnership tra imprese, istituzioni e pazienti” ha visto la partecipazione di Andrea Caricasole (Kedrion Biopharma), Paola Minghetti (Università di Milano), Simone Gardini, (GenomeUp), Gianni Sava (SIF), e Paola Kruger (EUPATI).
Durante l’evento, è stato evidenziato il potenziale trasformativo delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale, strumenti sempre più centrali per rendere i modelli di cura più personalizzati, efficienti e sostenibili.
Inoltre, è stata sottolineata l’importanza di rafforzare la collaborazione tra mondo scientifico e istituzioni, per garantire un accesso tempestivo e duraturo alle terapie, contribuendo così a un sistema salute più inclusivo e orientato al futuro.
Ugo Di Francesco, CEO di Kedrion Biopharma
«Viviamo un’epoca di straordinarie innovazioni scientifiche, ma anche di crescenti incertezze: instabilità geopolitica, conflitti, tensioni economiche globali. In questo scenario, il settore biofarmaceutico ha un ruolo strategico, non solo per il valore economico che genera, ma soprattutto per la sua missione: rispondere a bisogni medici ancora insoddisfatti. Le sostanze di origine umana, come il plasma, sono sempre più centrali nello sviluppo di terapie salvavita».
Gianni Sava, Direttore di SIF Magazine e già Ordinario di Farmacologia all’Università di Trieste
«L’impegno per lo sviluppo di nuovi farmaci derivati dal plasma nel campo delle malattie rare è di primaria importanza per affrontare le sfide legate a questo gruppo di patologie e garantire ai pazienti le migliori opportunità di cura. Nonostante i progressi nella ricerca, molti pazienti devono ancora affrontare difficoltà nell’ottenere diagnosi tempestive e trattamenti adeguati. Questa giornata è stata l’occasione per ribadire il pieno sostegno della SIF nel promuovere il dialogo tra istituzioni, aziende farmaceutiche e comunità scientifica per accelerare la disponibilità di nuove terapie».
Ilaria Ciancaleoni Bartoli, Direttore Osservatorio Malattie Rare
«Le malattie rare note sono circa 10.000 e ad oggi meno di un centinaio dispongono di terapie specifiche, c’è quindi ancora molto da fare nel campo della ricerca. Tra le terapie disponibili non poche sono basate su derivati del plasma, e sono molti anche i pazienti che hanno bisogno di regolari trasfusioni di sangue. È quindi evidente come per la comunità delle persone con malattia rara il sangue e il plasma siano un cardine nelle terapie. Occorre dunque da subito che le istituzioni nazionali e regionali, così come la comunità medica e le associazioni pazienti intensifichino il proprio sforzo nell’incentivare la pratica della donazione».
L’evento è stato realizzato con il supporto tecnico di Rud Pedersen – Public Affairs. Media partner Adnkronos.


