Kedrion ha donato 1 Milione di unità internazionali di Fattore IX per i progetti umanitari della World Federation of Hemophilia

La World Federation of Hemophilia (WFH) assiste ogni anno attraverso il suo Humanitarian Aid Program migliaia di persone nel mondo che soffrono di patologie ereditarie della coagulazione. Nel luglio 2013 Kedrion, azienda biofarmaceutica italiana specializzata nello sviluppo, produzione e distribuzione di farmaci plasmaderivati, ha donato ai fini di questo progetto 1 milione di Unità Internazionali di Fattore IX della coagulazione. L’iniziativa si inserisce nell’ampio programma di aiuti umanitari che Kedrion sta portando avanti con l’obiettivo di estendere l’accesso alle cure per l’emofilia, a prescindere dalla collocazione geografica dei pazienti.

“È attraverso la generosità delle donazioni che siamo in grado di aumentare i livelli di assistenza su scala globale”, ha spiegato il presidente della World Federation of Hemophilia, Alain Weill. “Siamo quindi grati per questo gesto di generosità da parte di Kedrion.”
Le donazioni umanitarie vengono inviate a centri registrati per la cura dell’emofilia e ad organizzazioni nazionali membri della WFH. I prodotti donati sono utilizzati in casi di urgenza per pazienti che soffrono di patologie della coagulazione e sono a rischio di vita o che hanno affrontato interventi chirurgici e hanno accesso limitato ai trattamenti.
I farmaci vengono utilizzati anche per progetti di sviluppo della WFH.

I prodotti inviati dalla World Federation of Hemophilia sono stati destinati a Paesi con limitato accesso ai trattamenti in Centro e Sud America, Africa, Medio Oriente, Asia ed Europa. Beneficiari associazioni di pazienti emofilici e istituti specializzati nella cura dell’emofilia, dalla Fundaciόn Nacional de Hemofilia boliviana alla Zimbabwe Haemophilia Association, dalla Syrian Hemophilia Society al National Centre for Transfusiology della Mongolia.

“Anche per il 2013 – ha spiegato Paolo Marcucci, Presidente e CEO di Kedrion – la nostra azienda ha rinnovato l’adesione all’Annual Corporate Partner Program, confermando così il proprio contributo a programmi, attività e campagne di comunicazione che la World Federation of Hemophilia realizza a sostegno degli emofilici che vivono in Paesi con accesso limitato ai trattamenti. E grazie all’accordo Stato-Regioni dello scorso febbraio – ha concluso Marcucci –, nei prossimi anni sarà possibile sviluppare ulteriori progetti finalizzati a garantire gli stessi livelli terapeutici a un numero sempre maggiore di pazienti”.

 



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