Nei giorni scorsi il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Luigi Nicolais, ha effettuato una visita allo stabilimento per la produzione di farmaci plasmaderivati Kedrion di Sant’Antimo, nei pressi di Napoli.
Il Gruppo Kedrion, specializzato nella produzione e distribuzione di farmaci derivati dalle proteine plasmatiche, dispone in tutto di tre stabilimenti produttivi: oltre a quello di Sant’Antimo, anche il sito principale di Bolognana, in Provincia di Lucca, e quello di Gödöllo nei pressi di Budapest.
“Per chi, come noi, opera in un campo in cui l’industria incontra la scienza – ha detto il Presidente e Amministratore Delegato di Kedrion, Paolo Marcucci – è particolarmente qualificante la presenza del Ministro Nicolais, uno dei 63 ricercatori italiani più citati nel mondo”.
Durante l’incontro, Paolo Marcucci ha illustrato le strategia di crescita dell’azienda e in particolare del sito produttivo campano – centro d’eccellenza nazionale per la produzione di farmaci specifici come le immunoglobuline iperimmuni e il plasmasafe – per il miglioramento continuo del processo produttivo e la piena integrazione del patrimonio di competenze presenti nelle tre officine farmaceutiche, obiettivi che sono portati avanti con investimenti significativi sia infrastrutturali sia sul personale.
Sono poi intervenuti Rodolfo Franceschini, Direttore industriale di Kedrion, e il Direttore dello stabilimento di Sant’Antimo, Vincenzo Tarantino. Presente anche Assunta Bellisario, responsabile Quality Assurance dello stabilimento. Durante l’incontro sono stati illustrati i progetti di ricerca realizzati da Kedrion a Sant’Antimo. Tra le altre, la ricerca, avviata nel 2004, su “Valutazione dell’attività immunomodulante della transferrina umana e del suo impiego per patologie autoimmuni e infiammatorie” e la ricerca dal titolo “Studio per lo sviluppo, la caratterizzazione e l’efficacia di un nuovo preparato ad azione anti-infettiva a base di anticorpi contro antigeni del virus dell’Epatite C (HCV)”, realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano” (DBPCM) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, con l’Istituto di Biostrutture e Bioimmagini del CNR (IBB) di Napoli e con la Stazione Zoologica A. Dohrn di Napoli, di cui si prevede il completamento nel 2010.
